Omicidio a Viareggio, un presunto furto il movente dell’assassino – Ci sarebbe una storia di presunti furti tra clochard all’origine dell’omicidio di Georgy Eczet, il 42enne ungherese trovato morto ieri per strada a Viareggio. L’uomo arrestato con l’accusa di essere l’omicida, il moldavo Serghei Gingureau, 54 anni, ha raccontato che all’origine del gesto ci sarebbe stato il furto di abiti e del portafogli. L’arrestato, così come la vittima e altri clochard, trovava riparo durante la notte in un’area vicino al palazzetto dello sport, dove ieri è stato trovato il cadavere. Non lontano c’era il coltello da cucina usato per uccidere, fatto ritrovare dall’arrestato che, è stato spiegato oggi in una conferenza stampa congiunta di polizia e carabinieri, è stato bloccato alla stazione ferroviaria mentre stava per prendere un treno. Ora e’ accusato di omicidio aggravato e porto abusivo di arma.


L’uomo è stato individuato grazie alle indicazioni di un testimone che ieri mattina ha visto la vittima prima colpita con un pugno al volto e poi ferito da almeno tre coltellate, una di queste fatale alla carotide. L’omicida nel compiere il gesto non era lucido: nonostante fossero le nove del mattini aveva bevuto vino e non credeva di avere ucciso l’uomo. L’arrestato ha collaborato con la polizia portando gli agenti in pineta di Levante dove aveva nascosto il coltello che e’ stato recuperato.(ANSA).

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ultimo aggiornamento: 08-11-2016


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